Vitaliano Fronterrè
Maestro Pizzaiolo
Vitaliano Fronterrè
Maestro Pizzaiolo
Negli anni '90, un giovane Vitaliano Fronterrè inizia il suo percorso nelle calde cucine di Sicilia, dove l'arte della pizza si tramanda di generazione in generazione. Tuttavia, Vitaliano non si accontenta delle tecniche tradizionali; egli esplora e sperimenta, mescolando la saggezza locale con metodi innovativi, sempre alla ricerca di un impasto perfetto.
I Campionati A SaLso Maggiore TermE
Il vero banco di prova arriva quando Vitaliano e i suoi colleghi decidono di portare la loro arte oltre i confini isolani, partecipando ai campionati mondiali di pizza a Salso Maggiore Terme. Qui, Vitaliano presenta al mondo una pizza che rompe con il passato, introducendo tecniche e sapori che catturano l'attenzione di giudici e pubblico, guadagnandosi un posto di rilievo nella scena internazionale.
La Filosofia dell’Impasto
Per Vitaliano, fare la pizza è un processo che paragona alla vita stessa. L'impasto, come un essere umano, nasce, cresce, matura e infine invecchia. Questo concetto porta alla nascita della tecnica di maturazione dell'impasto, un metodo che permette di esprimere al massimo le qualità della farina e degli altri ingredienti, rivoluzionando il modo in cui il mondo percepisce e gusta la pizza.
Innovazione e Tradizione
Insieme ai suoi amici e colleghi - Gianni Normanno di Vittoria, Pippo Paolini di Siracusa, Vitaliano Fronterrè di Rosolini esplora l'importanza della catena del freddo nella conservazione degli ingredienti, garantendo freschezza e qualità superiori. Questa collaborazione porta alla scoperta di metodi che migliorano notevolmente la consistenza e il sapore della pizza, stabilendo nuovi standard per i pizzaioli di tutto il mondo.
L'Eredità di un Maestro PIZZAIUOLO
Oggi, Vitaliano Fronterrè è riconosciuto non solo come un maestro pizzaiolo, ma come un vero innovatore nel campo della gastronomia. La sua eredità è perpetuata attraverso le lezioni che continua a impartire, i concorsi a cui partecipa e le pizzerie che hanno adottato i suoi metodi, ispirando una nuova generazione di cuochi a non accontentarsi mai del già visto, ma a spingersi sempre oltre, alla ricerca dell'eccellenza.
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la mia storia da pizzaiuolo inizia con la mia bici GRAZIELLA
la mia storia inizia con un'irrequieta avversione per la scuola e un amore crescente per il caffè, servito con grazia il bar Aurora di fronte alle scuole medie E. De Cillis. Mentre gli insegnamenti della classe non mi catturavano, l'arte di fare il caffè e servire i clienti lo faceva. Era lì, tra il ronzio delle macchine e il profumo avvolgente dei chicchi tostati, che ho imparato l'arte di servire con grazia e accogliere con gratitudine ogni "grazie" pronunciato dai clienti.
Terminata la scuola dell'obbligo
la mia vita si trasformò in un turbine di avventure e scoperte. Con tre amici, ci siamo trovati a sbirciare ammirati dentro un ristorante di lusso chiamato Piccadilly, ammaliati dal lusso dei ricevimenti. Una sfida improvvisata ci portò ad infiltrarci in un matrimonio, sedendoci ai tavoli come se fossimo ospiti legittimi. Quando gli sposi facevano il giro dei tavoli per ringraziare gli invitati, noi ci alzavamo per tempo e andavamo in bagno. Se tu che leggi hai celebrato il tuo matrimonio al Piccadilly in quegli anni, è probabile che io fossi imbucato tra gli invitati.
Le domande di mia madre
su dove stessi andando vestito elegante con la mia Graziella rimanevano senza risposta, sia per me che per lei. Ma mentre affrontavo gli ostacoli, la vita mi apriva nuove strade. Dopo le mie incursioni nei matrimoni altrui, i proprietari del Piccadilly ci notarono e ci offrirono un lavoro. Ho iniziato lavando i piatti e aiutando in cucina per 2 anni, finché un giorno il pizzaiolo mi prese sotto la sua ala.
Fu così che mi avventurai
nel mondo della pizza, affascinato dalla maestria dei movimenti e dalla magia che trasformava semplici ingredienti in opere d'arte culinarie.
la mia svolta
Negli anni '80, la mia storia prende un'inaspettata svolta quando, dopo il Servizio Militare, all'età di circa 25 anni, decisi di intraprendere un'avventura oltre confine. Mi trovai a lavorare in Germania, nelle vicinanze di Colonia, proprio al di là della sponda del Reno. Fu un periodo di crescita e scoperta, in cui passai dalla pizzeria alla sala, imparando a servire ai tavoli e a gestire al meglio le richieste dei clienti. Durante quel tempo, ebbi l'onore di servire molte colte al tavolo anche il cancelliere tedesco Helmut Kohl, un'esperienza che mi fece comprendere l'importanza della cortesia e della professionalità nel trattare con ogni cliente, indipendentemente dal loro status sociale.
Tra lettere e farina
Per un breve periodo di circa sei mesi, intrapresi lamprofessione di postino nella provincia di Verona. Tuttavia, la mia vera passione per la pizza era così travolgente che, dopo aver consegnato le lettere ogni mattina, di sera mi mettevo in sella al mio motorino CIAO e percorrevo circa 10 km per diventare pizzaiolo presso il ristorante Da Umberto, nei pressi di Pescantina. Quel periodo di lavoro come postino, seppur breve, mi insegnò l'importanza della perseveranza e della determinazione nel perseguire i propri sogni. E così, ogni giorno, dividendo il mio tempo tra la consegna delle lettere e la preparazione delle pizze, ho continuato a seguire la mia passione culinaria con impegno e dedizione.
Fu così che mi avventurai
Ogni giorno, ogni settimana, ogni mese, ho assorbito conoscenze, errori e successi, trasformandoli in esperienza. Ho affinato le tecniche, una per ogni pizza, trasferendo il mio sapere antico ai miei giovani pizzaioli.
Il cuore di ogni pizza è l'impasto
e l'impasto è sempre stato opera mia. Con amore e passione, ogni giorno impasto il sapere accumulato in ogni panetto di pizza servito, portando avanti una tradizione che è frutto di 40 anni di dedizione e passione.
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Le Creazioni di Vitaliano
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Il Maestro Vitaliano
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